Una respirazione orale come influenza lo sviluppo?
Respirare dalla bocca non è la stessa cosa che respirare dal naso. Si perde l’effetto di filtro, di umidificazione e riscaldamento dell’aria che, a cascata, può avere numerosi effetti negativi sulla crescita corretta dell’apparato respiratorio, ma anche di quello intellettivo e corporeo.
Nello scorso video la dottoressa Leonella Caliari vi ha raccontato come una respirazione orale, ovvero che passa dalla bocca, possa influenzare negativamente lo sviluppo dell’intelligenza durante la fase della crescita.
Ora però, con questo secondo video, vogliamo entrare ancora di più nello specifico dell’argomento raccontandovi quali sono gli altri effetti negativi sullo sviluppo del viso e del corpo che possono derivare dalla respirazione orale in luogo di quella nasale.
I segnali sul corpo sono specifici e saperli cogliere può essere d’aiuto: conformazione del viso allungata, palato e narici stretti, spalle chiuse, testa protesa in avanti.
Respirare dalla bocca può portare ad avere otiti, riniti e tonsilliti ricorrenti, e di notte a un riposo non corretto che porta a stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione di giorno.
Intercettare tutti questi segnali precocemente (intorno ai 3-4 anni) permette all’ortodontista, in collaborazione con altri specialisti come il logopedista e l’otorinolaringoiatra, di intervenire per ristabilire l’abitudine alla corretta respirazione nasale.
Nel prossimo video indicheremo ai genitori quali segnali è possibile cogliere per sospettare un’alterata respirazione orale nel proprio bambino così da parlarne con il pediatra e il pedodontista di fiducia e intervenire tempestivamente.
Buona visione!
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