La radiografia del terzo dito della mano è un esame importante per definire alcune cure ortodontiche.
Non è infrequente che tra gli esami diagnostici che richiediamo, per effettuare una valutazione e definire un piano ortodontico quando si tratta un paziente in età puberale, vi sia anche la radiografia del dito.
Perché si richiede la radiografia del terzo dito?
Questo esame è fondamentale perché fornisce all’ortodontista informazioni sull’età scheletrica del piccolo paziente. Non sempre, infatti, la maturazione scheletrica coincide con l’età cronologica del bambino o con l’età dentale (cambio dei denti). Tuttavia, mediante questa radiografia, si riesce a definire esattamente a che punto è la crescita scheletrica.
A cosa serve conoscere l’età scheletrica?
Nello stabilire un trattamento ortodontico, che andrà ad applicare delle “forze” per spostare e rimodellare le ossa cranio-facciali, e quindi agirà sulla crescita, è importante considerare lo stato di maturazione ossea e capire se il piccolo paziente ha già raggiunto o meno il picco di crescita.
Il periodo ascendente del picco è il momento migliore per iniziare le terapie.
Conoscere lo stadio di sviluppo osseo consente all’ortodontista di agire nel momento più corretto. Scegliere il momento giusto permette di realizzare un trattamento più efficace, più stabile e in tempi ridotti.
Come si stabilisce l’età scheletrica?
Generalmente la maturità ossea si raggiunge tra i dodici e i sedici anni nei maschi, e tra i dieci e i quattordici anni nelle femmine. Va comunque considerato che ci sono ampie variazioni individuali. È possibile definire l’età scheletrica valutando nella radiografia, la comparsa di nuclei di ossificazione nel terzo dito della mano, che avvengono per fasce d’età precise. Non è corretto prendere come riferimento la comparsa dei denti permanenti, perché la maturazione scheletrica ha delle tempistiche che non coincidono con la permuta dentale.
Non tutte le terapie ortodontiche possono essere intraprese al medesimo livello di maturazione ossea. Questo ci fa capire come sia di fondamentale importanza sottoporre il bambino a una visita ortodontica precoce per intercettare eventuali malocclusioni in tenera età, così da stabilire un preciso e corretto timing di intervento.
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