MIH, denti di gesso o ipomineralizzazione dello smalto? Parliamo sempre della stessa cosa. Vediamo cos’è!
Diffusa sempre più nei bambini, questa patologia indica la presenza di ipomineralizzazione nello smalto dentale di incisivi e molari (Molar Incisor Hypomineralization). L’MIH è un difetto qualitativo dello smalto che, nei casi più gravi, porta allo sbriciolarsi dei denti.
L’origine è dovuta all’alterazione della calcificazione dello smalto che, se avviene entro i 4 anni, età in cui si forma, può determinare difetti permanenti poiché i tessuti duri del dente non hanno la capacità di rigenerarsi.
Le cause scatenanti purtroppo non sono ancora chiare. Le ipotesi vanno dalle complicazioni mediche in fase prenatale o durante il parto, a patologie sistemiche in età pediatrica, carenze vitaminiche, utilizzo di antibiotici, assorbimento da parte del bambino di sostanze come il Bisfenolo A – BPA – tramite ciuccio, biberon, giochi della prima infanzia.
I gradi di severità dell’ipomineralizzazione dello smalto sono differenti.
Si può presentare con sintomi leggeri come le macchie di colore biancastro che alterano esteticamente ma non meccanicamente lo smalto. Alcune volte invece presenta sintomi moderati che comportano anche macchie brunastre e perdite di sostanza dentale. Nei casi severi l’evidente perdita di smalto provoca l’esposizione della dentina sottostante, aumentando notevolmente la sensibilità dentale.
Quali sintomi?
Il sintomo principale è l’ipersensibilità più meno marcata ai cibi caldi e freddi, che può rendere difficoltosi non solo i trattamenti di restauro ma anche le manovre di igiene. A questo si aggiungono minore resistenza alle fratture dello smalto e problemi estetici ai denti anteriori.
Dunque, qual è la terapia per l’MIH?
L’odontoiatra pediatrico varierà l’approccio in base al grado di severità dell’ipomineralizzazione.
- Solitamente in caso di MIH leggera cercherà di rendere sterile lo smalto con cicli di ozono. Poi andrà a remineralizzarlo nelle zone interessate applicando, almeno 3 volte l’anno in studio, vernici professionali a rilascio di fluoro.
A queste poi è possibile associare l’applicazione domestica quotidiana di creme o mousse a base di calcio e fosfato amorfo CPP-Acp. I controlli periodici in studio, infine, valuteranno la buona riuscita dei trattamenti. In alcuni casi, che magari non rispondono sufficientemente ai trattamenti topici, oppure se sono gli incisivi centrali a essere interessati dal problema, creando disagio nel paziente, è possibile considerare anche l’infiltrazione resinosa.
- I casi di MIH moderata prevedono la combinazione del trattamento remineralizzante con il restauro conservativo della porzione di smalto ipomineralizzato. Esso talvolta viene preventivamente rimosso fino ad arrivare alla porzione di smalto sano su cui ancorare il materiale di restauro.
- Nelle situazioni di MIH severe possono associarsi anche processi cariosi che devono necessariamente essere curati prima di rimuovere la porzione di smalto alterato da ipomineralizzazione su cui poi si interverrà con un restauro conservativo.
Cosa consigliamo dunque?
Nel nostro studio, quando vediamo pazienti affetti da MIH li inseriamo in un protocollo che parte dalla prevenzione, per proseguire con il trattamento di recupero e con il mantenimento nel lungo termine. Prevendiamo quindi controlli ravvicinati, sedute regolari di igiene professionale, un programma di remineralizzazione associato a un’igiene casalinga scrupolosa con l’impiego di mousse di calcio e fosfato.
In un paziente intercettato in fase iniziale è possibile gestire e contenere il fenomeno con un buon grado di successo. Pertanto, consigliamo sempre controlli periodici dal proprio dentista di fiducia.
Hai notato sui denti di tuo figlio delle macchie biancastre e temi che possa essere affetto da ipomineralizzazione o hai dei dubbi?
Chiamaci, saremo felici di valutare insieme a te la migliore ipotesi di trattamento.