Una lesione al colletto dentale può creare non pochi problemi: sensibilità al caldo e freddo, difficoltà di spazzolamento e fastidio durante l’igiene, oppure retrazione gengivale esteticamente poco piacevole.
Come risolvere il problema? Ce lo spiega il dr. Gianmarco Ghu, specialista in odontoiatria conservativa e protesi fissa.
Ma quando parliamo di lesione non cariosa al colletto dentale a cosa ci riferiamo?
Il colletto è quella porzione di dente posta vicino alla gengiva che può essere interessato dalla perdita di tessuto dentale. La lesione può presentarsi più o meno estesa e profonda, solitamente visibile come un piccolo solco, spesso di colore più scuro rispetto al resto del dente. Questo perché la lesione lascia intravedere la dentina, posta sotto lo smalto, di colore più scuro e giallastro.
La lesione al colletto può coinvolgere anche la radice del dente e questo, spesso provoca una recessione gengivale, in cui la gengiva si ritira e scopre parte della radice.
Quali sono le cause?
Le lesioni al colletto non sono provocate da carie ma generalmente dipendono da diversi fattori, che possono agire anche in concomitanza tra loro.
Vediamo quali:
EROSIONE: la causa della perdita di tessuto dentale è dovuta a un agente di natura chimica intrinseca. Un esempio è l’erosione nei pazienti soggetti a reflusso gastro-esofageo, o che soffrono di anoressia o bulimia e che espongono spesso il cavo orale all’acidità dei succhi gastrici. Altro caso è l’assunzione di bevande e cibi acidi come succhi, bevande gassate e zuccherate che contribuiscono a indebolire lo smalto.
ABRASIONE: la perdita di smalto è di origine meccanica come uno spazzolamento troppo energico o errato (es: in senso orizzontale).
ABFRAZIONE: si tratta di incrinazioni nel colletto del dente che predispongono a erosione o abrasione. Può accadere più spesso nei soggetti che digrignano i denti (bruxisti) tanto che non è infrequente che il bruxismo sia diagnosticato proprio in occasione della valutazione delle lesioni ai colletti.
Il trattamento della lesione al colletto
L’Odontoiatra provvederà a preparare leggermente la superficie da trattare. Successivamente andrà a ripristinare lo spessore del dente mediante un materiale composito specifico per otturazioni applicato con tecnica adesiva.
Nel caso si presenti anche una recessione gengivale, che preveda il ripristino del corretto rapporto tra dente e gengiva, si procederà in prima istanza con il restauro seguito dalla chirurgia mucogengivale a copertura della recessione.
In seguito all’otturazione può verificarsi un aumento della sensibilità che però si risolve in pochi giorni.
Le indicazioni al trattamento del colletto
A portare alla necessità di eseguire il trattamento sono:
- L’IPERSENSIBILITA’ al freddo/cado o durante le manovre di igiene
- L’ACCUMULO DI PLACCA che trova terreno fertile all’interno della lesione. Più la lesione è profonda, più risulta difficile controllare l’igiene e la salute della gengiva.
- MOTIVI ESTETICI Generalmente le lesioni si presentano con una colorazione più scura del resto del dente e, associate a una possibile recessione gengivale, comportano un’alterazione estetica piuttosto visibile che spingono il paziente a richiedere l’intervento dell’Odontoiatra.
La durata del trattamento
Prima di procedere con la ricostruzione del colletto è fondamentale intercettare e tenere sotto controllo le cause che hanno provocato la lesione. Questo passaggio è importante per far durare il più a lungo possibile il lavoro di restauro ed evitare recidive. Basti pensare al caso di un paziente che dopo l’intervento continua a spazzolare erroneamente i denti o a un bruxista che non corregge il problema di digrignamento: la ricostruzione avrà una vita decisamente più breve!
Se avverti fastidi e ti accorgi che la gengiva inizia a ritirarsi fissa un appuntamento di controllo, potrai risolvere la situazione in modo semplice e veloce prima che la gengiva si infiammi maggiormente.
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