Come e quanto usare gli antibiotici?
Ma, soprattutto, gli antibiotici sono ancora efficaci per vincere malattie che credevamo debellate?
Informiamo che da tempo l’O.M.S. – Organizzazione Mondiale della Sanità – mette in guardia sul fenomeno della Resistenza Batterica agli antibiotici che da decenni ci aiutano a sconfiggere molte malattie.
Il problema dell’aumentata resistenza dei batteri all’effetto degli antibiotici è un fenomeno naturalmente connaturato all’impiego di tali medicinali. Negli ultimi anni, purtroppo, ha subito un’acutizzazione e un’accelerazione a causa di un utilizzo improprio da parte della popolazione.
Gli studi rivelano una situazione italiana non proprio lusinghiera. Il nostro paese, infatti, si posiziona in alto nella lista europea dei paesi con elevata resistenza. L’Istituto Superiore della Sanità conferma che molti italiani assumono abitualmente antibiotici senza la prescrizione del medico e, spesso, per curare impropriamente semplici influenze o raffreddori.
Purtroppo, l’abuso di antibiotici comporta una progressiva selezione di gruppi batterici sempre più resistenti. In caso di patologia grave, curabile unicamente con antibiotici, questo abuso impedisce a tali farmaci di esercitare l’effetto desiderato, portando anche alla morte del paziente.
La strada della sensibilizzazione.
Relativamente a questo spinoso problema, il dott. Giuseppe Vignato, in qualità di Medico Odontoiatra che può prescrivere antibiotici, è stato invitato a portare il suo contributo. Il 7 aprile scorso ha partecipato infatti a una conferenza stampa di sensibilizzazione tenuta dal gruppo di studio diretto dal noto cattedratico milanese prof. Roberto Mattina, presso la sede della Camera dei Deputati.
Si è posto l’accento proprio sulla necessità di diffondere una corretta cultura d’impiego dei farmaci, coinvolgendo non solo i media, ma anche le classi politica, medica e non da ultima quella degli allevatori.
E’ necessario, infatti, che i medici seguano le linee guida dell’O.M.S. nella prescrizione farmacologica al paziente. Anche il coinvolgimento degli allevatori è fondamentale. L’obiettivo è di abbandonare la pratica di trattare gli animali da allevamento con basse dosi di antibiotici, per favorirne la crescita ed evitare le malattie negli allevamenti intensivi. Tale pratica è vietata per legge in Europa dal 2006 ma ancora largamente adottata negli Stati Uniti. Questo consentirebbe di non portare sulle nostre tavole carni contaminate.
Da molto tempo nel settore alcuni esperti lanciano l’appello di istituire un organismo internazionale, simile a quello preposto ai cambiamenti climatici, che monitori la situazione proponendo soluzioni. Nel nostro piccolo, in qualità di pazienti, è altrettanto fondamentale adottare un atteggiamento responsabile e collaborativo. Evitiamo quindi di interrompere anticipatamente la terapia rispetto alla prescrizione, di intraprendere cicli di antibiotici senza aver consultato il medico o assumere antibiotici differenti in periodi ravvicinati.